Storia del diritto italiano I
2024/2025
Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza (LMG/01)
Storia del diritto italiano I (A-L)
Prof.ssa Antonia Fiori
a.a. 2024-2025
Finalità e caratteri del corso
Il corso di Storia del diritto italiano I intende illustrare l’evoluzione storica del diritto nell’età medievale, ed è svolto in due parti.
Nella prima (secoli IV-XI) sarà dedicata particolare attenzione alla pluralità degli ordinamenti giuridici altomedievali, al rapporto tra consuetudine e legislazione, alle modalità di sopravvivenza e riemersione del diritto romano, alla costruzione del diritto canonico, all’instabilità del testo giuridico, alla giustizia altomedievale.
Nella seconda parte (secoli XII-XV), la nascita e l’evoluzione della scienza giuridica e lo sviluppo degli ordinamenti monarchici e comunali saranno le coordinate entro le quali affrontare i temi più rilevanti del diritto bassomedievale. In particolare, ci si soffermerà sul modo in cui la dottrina civilistica e canonistica ha usato lo strumentario tecnico del diritto giustinianeo per interpretare la realtà dei suoi tempi, configurando istituti nuovi e originali; sulla creazione di un sistema di regole ermeneutiche riconducibili a una logica propriamente giuridica; sulla formazione del processo romano-canonico; sulla questione dei rapporti tra iura propria e ius commune.
Testi per la preparazione dell’esame
E. Cortese, Le grandi linee della storia giuridica medievale, Roma (Il Cigno Galileo Galilei) 2000.
Propedeuticità
L’esame può essere sostenuto dagli studenti che abbiano superato le seguenti propedeuticità: Istituzioni di diritto privato, Istituzioni di diritto pubblico e Istituzioni di diritto romano.
Orario delle lezioni
I semestre, lunedì, martedì e mercoledì ore 12-14, aula 301.
Orario di ricevimento
Lunedì ore 10-13 (10-12 nel corso del I semestre), su appuntamento da prendere tramite email.
Assegnazione tesi di laurea
Per l’assegnazione di tesi in diritto medievale è richiesta la conoscenza di una lingua straniera e del latino. Sono criteri preferenziali per l’assegnazione un buon voto ottenuto all’esame e la frequenza del corso di Diritto Comune.